Giurisprudenza

Il D.L. 22.6.2012 n. 83 convertito nella legge 7.8.2012 n. 134, all’art. 54 ha modificato il testo dell’art. 360 c.p.c. con l’introduzione al comma 5 di un vizio specifico che ha disorientato gli operatori della Giustizia

Autore: Massimo Caiafa
ASSINEWS 270 – Dicembre 2015

Il D.L. 22.6.2012 n. 83 convertito nella legge 7.8.2012 n. 134, all’art. 54 ha modificato il testo dell’art. 360 c.p.c. con l’introduzione al comma 5 di un vizio specifico che ha disorientato gli operatori della Giustizia, in quanto la laconica disposizione – peraltro inserita in una decretazione di urgenza omnibus – oltre a limitare l’accesso al giudizio in Cassazione, sconvolge la struttura tradizionale del ricorso.

L’innovazione consiste nella riformulazione dell’art. 360 c.p.c., comma 5, dove prima si prevedeva il ricorso in cassazione per “omessa, insufficiente e contraddittoria motivazione circa un fatto controverso e decisivo per il giudizio”, mentre la novella ignora ogni riferimento letterale alla motivazione, recitando testualmente “per omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che è stato oggetto di discussione tra le parti”, in un amarcord del testo originario del codice di rito del 1940, poi modificato nel 1950 su proposta di illustri giuristi (Satta, Carnelutti).

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